TERAMO – La ASL di Teramo procede con nuove assunzioni deliberando concorsi, avvisi di mobilità volontaria dall’esterno e ulteriori avvisi di selezione per il conferimento di incarichi a Medici di varie specialità, Veterinari e Operatori Socio Sanitari. Il drettore generale della ASL, Roberto Fagnano, ha più volte rappresentato la carenza di personale che affligge da tempo l’Azienda Sanitaria Locale teramana, il cui rapporto tra numero di posti letto e numero di personale addetto, risulta essere il più basso tra le ASL d’Abruzzo. Il Governatore Luciano D’Alfonso, nella sua qualità di Commissario alla Sanità regionale, ha così autorizzato l’Azienda a procedere con numerosi concorsi, di cui molti già espletati nell’ultimo anno e altri per i quali sono già state avviate le procedure selettive. Queste ultime consentiranno l’assunzione di: 56 Operatori Socio Sanitari, 2 Dirigenti Veterinari della disciplina di Igiene degli Alimenti e delle Produzioni Zootecniche, 1 Dirigente Medico della disciplina di Oftalmologia, 1 Dirigente Medico della disciplina di Farmacologia e Tossicologia clinica, 1 Dirigente Medico della disciplina di Cardiologia, 3 Dirigenti Medici della disciplina di Psichiatria, 1 Dirigente Medico della disciplina di Neuropsichiatria Infantile, 1 Dirigente Medico della disciplina di Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, 1 Dirigente Medico della disciplina di Cardiochirurgia, 3 Dirigenti Medici della disciplina di Anestesia e Rianimazione, 1 Dirigente Medico della disciplina di Medicina Legale. «La carenza di personale – spiega Fagnano – è uno dei problemi più urgenti della ASL di Teramo che deve recuperare un gap che dura da tempo e che, a cascata, provoca ulteriori problemi. Gli operatori si impegnano quotidianamente e con uno spirito di abnegazione encomiabile, ma a volte è proprio difficile anche solo riuscire a coprire i turni. Per questa ragione, l’impegno nel procedere ad assunzioni rapide del personale mancante dalle piante organiche, è tra quelli che si ritengono prioritari, anche per potersi avviare sulla strada virtuosa dell’eliminazione del cosiddetto lavoro flessibile, cioè tutte quelle forme contrattuali che si differenziano dal lavoro a tempo pieno e indeterminato che, invece, viene considerato lo standard all’interno delle Amministrazioni Pubbliche. Questo risponde peraltro a quanto viene richiesto dalla Regione Abruzzo in merito alla necessità di ridurre la spesa per il lavoro flessibile e, di conseguenza, provvedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato».
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